Cinque progetti realizzati in Italia grazie alle Politiche di coesione

Le iniziative virtuose che trattano temi come innovazione, energia, ambiente e sostenibilità pubblicate sul portale di Opencoesione e selezionate dalla redazione di Withub

Le classi delle scuole italiane che hanno aderito all’iniziativa educativa GEA EDU Idee per il futuro – MEET EUROPE possono partecipare al contest “Idee per il futuro”, che premia i migliori elaborati realizzati dai ragazzi sui temi proposti durante il corso.

Su cosa devono lavorare gli studenti? Ogni mese le classi potranno produrre un “observer”, ossia un elaborato che racconti i progetti realizzati in Italia e in Europa grazie ai fondi stanziati dalle Politiche di coesione, prendendo spunto dai contenuti raccontati nei 20 video didattici: per farlo, saranno aiutati da due videotutorial su tecniche del giornalismo e data journalism che spiegano come elaborare articoli, reportage, fotogallery, infografiche, videoclip, podcast.

Come scoprire i progetti di coesione realizzati in Italia? Si può partire dagli spunti dati dai nostri storyteller scientifici all’interno dei 20 video didattici, ma non è l’unico modo. Si può anche partire dal proprio territorio oppure dal portale di monitoraggio civico Opencoesione (Vi abbiamo raccontato qui come orientarvi).

Di seguito una selezione a cura della redazione WITHUB di cinque progetti, una rubrica settimanale che durerà fino a fine aprile, per consigliare le classi nel loro lavoro preliminare di ricerca e di studio dei progetti realizzati grazie al contributo delle Politiche di coesione europee.

1 UN PROTOTIPO RIVOLUZIONARIO PER I DIABETICI

Chi: Scuola superiore Sant’Anna

Dove: Pisa, Toscana

Il sistema sviluppato dai ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna, oltre a consentire una terapia localizzata e una infusione fisiologica, può essere molto utile per coloro che devono assumere insulina più volte al giorno. Un dispositivo rivoluzionario che potrebbe consentire la costruzione del primo pancreas artificiale totalmente impiantabile e che si può impiegare anche nel trattamento di altre patologie croniche e acute a carico degli organi intraperitoneali. 

Per approfondire:

Il racconto del progetto su Opencoesione

Il progetto monitorato su Opencoesione

Il racconto su Insalute

2 SENSHOME

Chi: Università di Bolzano e Trieste

Dove: Trieste, Friuli-Venezia Giulia

SENSHome nasce con l’obiettivo di aiutare le persone con disturbi dello spettro autistico a migliorare la propria indipendenza. Il progetto ha visto lo sviluppo e la realizzazione di ambienti domestici volti a garantire il benessere e l’autonomia di chi li occupa. Entrando nel dettaglio, si tratta di case sensibili alle necessità di persone con bisogni speciali: le reti di sensori intelligenti sono capaci di segnalare potenziali eventi a rischio. Il progetto interreg Italia-Austria, frutto della collaborazione tra l’Università di Bolzano, l’Università di Trieste ed enti pubblici e privati, mira a costruire spazi indoor che garantissero benessere e comfort alle persone con disturbi dello spettro autistico e la loro incolumità.

I ricercatori hanno studiato i bisogni di queste persone e, soprattutto, evidenziando i fattori di rischio – rumori, variazioni di temperatura o umidità – che possono causare disagi o pericoli.

Per approfondire:

Il progetto monitorato su Opencoesione

Il racconto del progetto nella sezione Data card di Opencoesione

Il racconto sul sito dell’Università di Trieste

Il pdf realizzato dall’Università di Trieste

Un articolo sul progetto

3 DELOITTE NEXT HUB

Chi: Deloitte

Dove: Bari, Puglia

Il progetto Deloitte Next Hub parte da Bari e prevede l’inserimento di giovani talenti, laureate e laureati, diplomati e diplomate, che abbiano voglia di contribuire alla trasformazione digitale del nostro Paese, mettendosi in gioco e intraprendendo un percorso professionale stimolante, attraverso una formazione di alto livello e un approccio al lavoro e alla specializzazione innovativi.

Sviluppo di competenze e un’esperienza in un contesto internazionale in cui le proprie ambizioni sono in equilibrio con la vita quotidiana sono alla base di questo nuovo modo di lavorare e di vivere l’esperienza Deloitte: questo è il NextHub, che nasce come parte integrante del Network Deloitte e che sarà caratterizzato un forte legame con il territorio.

NextHub rappresenta un tassello aggiuntivo per Impact for Italy, il programma strategico di Deloitte che vuole contribuire a una crescita per l’Italia del futuro in cui innovazione e competitività si affianchino a inclusività e sostenibilità.

Per approfondire:

Il progetto monitorato su Opencoesione

Il racconto sul sito di Deloitte

Il racconto su “Repubblica”

4 POTENZIAMENTO DEL SARDINIA RADIO TELESCOPE

Chi: INAF (Istituto nazionale di astrofisica)

Dove: Cagliari, Sardegna

Il progetto di potenziamento, avviato nel 2019, ha come obiettivo lo sviluppo di ulteriori infrastrutture scientifiche e l’acquisizione di nuove attrezzature e strumenti avanzati, e coinvolge diverse stazioni radioastronomiche INAF situate in Emilia-Romagna, Sicilia e Toscana, oltre che naturalmente in Sardegna. In particolare, il potenziamento prevede la costruzione di nuovi ricevitori multi-feed che permetteranno di captare onde elettromagnetiche con una frequenza fino a 100 Ghz (attualmente il SRT si limita a captare onde con una frequenza non superiore a 26,5 Ghz), l’installazione di un nuovo sistema di back-end digitale per analizzare i segnali captati e l’acquisizione di ulteriori strumenti metrologici per ottimizzare il puntamento delle antenne.

Per approfondire:

Il progetto monitorato su Opencoesione

Il racconto del progetto su Opencoesione

Il racconto su “Il Sole 24 Ore”

5 VALE LA PENA – DALL’ESCLUSIONE ALL’INCLUSIONE

Chi: Cooperativa di Bessimo

Dove: Concesio, Lombardia

Dalla necessità di fronteggiare il fenomeno del sovraffollamento delle carceri, ma soprattutto dall’urgenza di poter garantire ai detenuti e alle detenute la possibilità di reintegrarsi in società e avere una prospettiva concreta “oltre le sbarre”, nasce il progetto “Vale la pena – Dalla reclusione all’inclusione” finanziato dal Fondo Sociale Europeo del ciclo di programmazione 2014-2020 di Regione Lombardia, con un importo di 454.082,74 euro. Alle cooperative beneficiarie dell’intervento è stato affidato il compito di articolare una serie di azioni progettuali nei due Istituti penitenziari di Brescia “Nerio Fischione” e “Verziano”, con l’obiettivo di favorire percorsi di inclusione sociale rivolti a soggetti in esecuzione penale e/o a fine pena.

Diverse le figure professionali coinvolte, le quali hanno contribuito ad attivare un percorso di supporto psicologico interno al carcere, un servizio di mediazione linguistica, l’inserimento di persone con problematiche psichiatriche in laboratori occupazionali presso cooperative con specifica esperienza in tale ambito, attività di teatro sociale sul tema della genitorialità e 22 tirocini della durata di 4 mesi per consolidare le competenze dei detenuti e favorirne l’inserimento lavorativo. Inoltre, al fine di favorire lo sviluppo di una vera e propria autonomia, il progetto ha previsto la possibilità di usufruire di 22 posti letto nell’ambito della rete di offerta abitativa integrata di Housing sociale della città di Brescia.

Per approfondire:

Il progetto monitorato su Opencoesione

Il videoracconto su Opencoesione

Il racconto del progetto su Opencoesione