Il Bel Paese è tra gli Stati membri che godono dei finanziamenti della Commissione europea. Scopriamoli insieme

L’Italia è tra i Paesi che ricevono i fondi delle Politiche di coesione per progetti dalla ricaduta positiva sul territorio e sulla comunità. La politica di coesione interessa tutto il territorio nazionale ma la maggior parte dei fondi comunitari sono destinati al Mezzogiorno, dove si concentrano le assegnazioni di risorse sia dei fondi strutturali comunitari, sia dei fondi nazionali per la coesione.
A partire dal ciclo di programmazione 2007-2013, a livello europeo, due sono i macro-obiettivi della politica di coesione: quello incentrato sugli investimenti per la crescita e l’occupazione – su cui si concentra la maggiore dotazione di risorse – e quello della cooperazione territoriale europea.
I fondi in numeri
Guardando alle programmazioni precedenti, per il ciclo 2000-2006 il Bel Paese ha ricevuto 38,9 miliardi di Euro che hanno finanziato ben 51.546 progetti. Tra il 2007 e il 2013 le risorse europee sono aumentate: 51,5 miliardi di Euro hanno reso possibili 906.095 iniziative su suolo italiano. Nella scorsa programmazione (2013-2020) il fondo a disposizione è cresciuto ancora, arrivando a un tetto di 75,3 miliardi di euro per coprire ben 871.306 progetti.

Nel ciclo di programmazione attuale l’Italia ha a disposizione ben 142,6 miliardi di Euro tra risorse nazionali e comunitarie, così suddivise:
- 38,6 miliardi di Euro per il Centro-Nord
- 102,4 miliardi di Euro per il Mezzogiorno
- 1,6 miliardi di Euro non ripartiti territorialmente
Entrando nel dettaglio dell’attuale programmazione, gli obiettivi a cui fornire sostegno attraverso i finanziamenti resi possibili dalle Politiche di coesione sono:
- gli investimenti in materia ambientale, anche in settori connessi allo sviluppo sostenibile e all’energia che presentano benefici per l’ambiente
- le reti transeuropee per quanto attiene alle infrastrutture dei trasporti
- l’assistenza tecnica